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ALBUM

 

Materialismo dell'incontro
(brusio netlabel, 2012)

 

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Si potrebbe affermare, sostando al livello del linguaggio tecnico-musicale, che

Materialismo dellʼincontro, ultimo prodotto della pratica teorica di Stasi, sviluppi negli 11 brani che lo sostanziano la pratica onnivora di cattura e utilizzo politico del materiale elettronico, frammenti 80s, industriali, EBM, disco, folk, indie-rock, già formalizzata nei precedenti album e live. Fuori da ogni formalismo, aderendo al concreto e determinando le astrazioni, esso invece concretizza nei testi (declamati o cantati), nei suoni, nellʼiconografia, lʼipotesi materialistico-aleatoria althusseriana: in ogni concatenamento letterario, figurativo e musicale deve dunque essere rintracciato un incontro, non necessario ma possibile, che ha fatto presa.

L'uomo libero è lo schiavo
(brusio netlabel, 2009)

 

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Si tratta di 10 tracce che svolazzano dal pop 80s oriented all’industriale dronico, dal folk psichedelico alla disco-muzak più trash, passando per campioni industriali e velleità EBM. I testi, sempre in italiano, parlano del muro di Berlino, di Renato Curcio, di Walter Alasia. Il senso generale è la possibilità di un industriale di massa e di uno psicofarmaco scaduto.

Volontà uniformate
(autoproduzioni maltesi, 2006)

 

Per l'ascolto e il download del primo, introvabile, lp di Stasi, clicca QUI

 

Volontà uniformate esalta la possibilità del conformismo sociale e dinamico quale risposta all’idiosincrasia e al politeismo dei "valori" tipico della post-modernità. L'album è composto da 9 tracce apocaliptic-folk-oriented, suonate con macchine e synth (MC 505-Ea 1-Br 01-Wavestation-Siel Cruise) e mixate con lo spartano Audacity. In esso abbondano i campioni di cantori elettrici (Ash-ra Temple, Amon Duul, Current 93, Laibach, etc.) e di cantori politici (il Maresciallo Tito, Salvador Allende, il muezzin sunnita). Il disco viene recensito su "Rumore” ed è definito un incrocio tra panslavismo sonico e anti-imperialismo leninista.

 
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